CHE TIPO DI YOGA FACCIO?

Sapevi che ogni volta che qualcuno pronuncia “Ma tu che tipo di yoga fai?” muore un Unicorno?

Appurato che, se sei arrivato/a fin qui, hai già capito che non sono la tipica Maestra integralista di Hatha Yoga con la voce monotono e lo sguardo di chi prova solo amore incondizionato per tutti gli esseri, dimmi quindi come faccio a definire con uno stile il modo in cui io insegno una disciplina millenaria, tramandata a voce da maestro a discepolo per anni, il cui unico testo riconosciuto è stato tradotto dal sanscrito (che vi assicuro è una lingua assurda incomprensibile e a tratti impronunciabile) e che comprende storia, filosofia, ayurveda, spiritualità, asana, pranayama, anatomia, regole e indicazioni alimentari, igieniche, di condotta, di pensiero…? 

Che ti aspetti? Io insegno yoga, col MIO metodo.

Cerco di far sperimentare ai miei allievi tutto ciò che comprende la pratica e cerco di farlo rispettando le loro energie nel momento in cui salgono sul tappetino.

La mia pratica spesso è dinamica, ma altre volte molto morbida e lenta, certe volte invece si lavora sulla forza, oppure sulla flessibilità o anche sull’equilibrio, potrei aver voglia di farti sudare con un’ora di power yoga, ma se lavoro con una donna incinta farò un lavoro e con una persona con patologie invece un altro ancora.

Non sono mica una cuoca che può dire che tipo di cucina fa: oggi Vinyasa Cacio e Pepe! Mi vedo più come una sarta che costruisce, taglia, aggiunge, modifica e plasma un vestito su un corpo nelle lezioni private e una coreografa che cerca la sequenza migliore per far risaltare ogni ballerino del musical…e 5-6-7-8!


Dare una definizione quadrata e definita ad una disciplina che invece insegna a fluire, a non giudicare, a non divedere è davvero complicato. Bisogna provare, assaggiare e poi scegliere se ci risuona. Si sceglie il maestro, non lo stile. 
Io faccio #yogaconindi